UNA MAMMA CONTRO G.W. BUSH (Rabiye Kurnaz vs George W. Bush) di Andreas Dresen con Meltem Kaptan e Alexander Sheer / Dal 1 Dicembre 2022 al Cinema / Pandora Film – Wanted Cinema. Photo ©Luna Zscharnt / Pandora Film Press Kit Courtesy Ufficio Stampa Wanted Cinema.


La straordinaria e miracolosa drammaticità di storie che non vorresti che mai accadessero. Murat Kurnaz subito dopo gli attentati dell’11 Settembre 2001 fu recluso nel carcere di massima sicurezza di Guantanamo, senza nessuna motivazione, nessuna prova e nessun modo per difendersi e comunicare con l’esterno. Una Mamma contro G.W. Bush è memoria e forza per chi ancora lotta contro ogni ingiustizia e discriminazione. Tra dramma e commedia Andreas Dresen rappresenta Rabiye Kurnaz e l’avvocato Bernhard Docke come il tutto è possibile per ognuno di noi, senza accentuare ideologiche posizioni, magistrali interpretazioni di Meltem Kamptan e Alexander Sheer. “Lo scempio dei diritti umani compiuto negli ultimi venti anni a Guantanamo, di cui bisogna continuare a parlare fino a che il famigerato centro di detenzione non verrà chiuso” – Amnesty International – (m.g.)
UNA MAMMA CONTRO G.W. BUSH (Rabiye Kurnaz vs George W. Bush) di Andreas Dresen con Meltem Kaptan e Alexander Sheer / Dal 1 Dicembre 2022 al Cinema / Pandora Film Produktion – Wanted Cinema. Photo ©Luna Zscharnt / Pandora Film Press Kit Courtesy Ufficio Stampa Wanted Cinema.




COMUNICATO STAMPA / PRESSBOOK UFFICIO STAMPA WANTED CINEMA

L’AVVOCATO DELLA FAMIGLIA REGENI ALESSANDRA BALLERINI
COMMENTA IL CASO KURNAZ
Arriva nelle sale italiane
UNA MAMMA CONTRO G.W. BUSH
Un film di ANDREAS DRESEN distribuito da Wanted Cinema
Da un’incredibile storia vera, il film che si è aggiudicato
due Orsi d’Argento alla Berlinale 2022
e una candidatura come Miglior Attrice agli EFA per Meltem Kaptan

DAL 1° DICEMBRE IN TUTTI I CINEMA
CON IL SOSTEGNO DI AMNESTY INTERNATIONAL e tre proiezioni speciali introdotte dall’Avv. Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni, con altri ospiti.
1° dicembre – Nuovo Cinema Aquila – ROMA
5 dicembre – Cinema Palestrina – MILANO
6 dicembre – Cinema America – GENOVA
“UNA MAMMA CONTRO G.W. BUSH” è una commedia basata su un drammatico e controverso caso legale, diretta dal tedesco Andreas Dresen, dal 1° dicembre in tutti i cinema italiani. Oltre a due Orsi d’argento vinti alla Berlinale 2022, il film ha ricevuto una candidatura agli EFA come Migliore Attrice per Meltem Kaptan, due German Films Awards 2022 per i due protagonisti ed è stato presentato in anteprima nazionale alla Festa del Cinema di Roma 2022 nella sezione “Best of”.
Il film verrà proiettato anche in tre appuntamenti speciali: giovedì 1° dicembre al Cinema Nuovo Aquila di Roma (ore 18.45), lunedì 5 dicembre al Cinema Palestrina di Milano (ore 20.00) e martedì 6 dicembre al Cinema America di Genova (ore 20.45). A tutte e tre le proiezioni sarà presente in sala per un approfondimento l’avvocato Alessandra Ballerini, specializzata in diritti umani e immigrazione e avvocato delle famiglie Regeni, Paciolla e Rocchelli, accompagnata da altri interlocutori. Nelle presentazioni di Genova e Milano l’Avvocato farà una breve introduzione prima delle proiezioni mentre a Roma farà un commento a fine proiezione.
Il film che ha conquistato l’ultima edizione del Festival di Berlino, dove è stato l’unico quest’anno a vincere due premi importanti, “Rabiye Kurnaz vs George W. Bush” (questo il titolo originale) arriva nelle sale italiane con il titolo “Una mamma contro G.W. Bush”, che tiene insieme il carattere storico e allo stesso tempo brillante della trama che ha per protagonista una mamma risoluta e indomita.
Considerato uno dei film-rivelazione di questa stagione, “Una mamma contro G.W. Bush” è un dramedy basato su una storia vera, che ha la capacità di far sorridere anche scavando in una realtà dai contorni molto drammatici di risonanza mondiale: un grande lavoro di sceneggiatura, (di Laila Stieler) che infatti ha ottenuto uno dei due Orsi berlinesi. L’altro premio è andato ad una straordinaria protagonista femminile, qui al suo felice debutto sul grande schermo: Meltem Kaptan, in un ruolo di donna forte alla “Erin Brockovich”.
È lei il perno di questa avvincente e toccante storia nei panni di Rabiye, una vitale casalinga tedesca che vive con la famiglia in una casetta a schiera di Brema. Quando, dopo gli attentati dell’11 settembre, suo figlio Murat di 19 anni viene accusato – senza alcuna prova – di terrorismo e internato nella famigerata prigione di Guantanamo Bay a Cuba, Rabiye si trasforma in una madre-coraggio, sempre più coinvolta in una strenua battaglia legale internazionale per difendere i diritti umani del suo ragazzo innocente.
Con l’aiuto di un avvocato idealista – interpretato dal celebre attore tedesco Alexander Scheer – e grazie alla sua arguta semplicità di madre proletaria, la donna arriva fino a fronteggiare il presidente americano Bush presso la Corte Suprema a Washington. Determinata ad andare fino in fondo per difendere i diritti umani di suo figlio, raccoglie attorno a sé, con la sua carica umana, anche un vasto movimento di opinione.
Una storia vissuta, che ha indignato il mondo (nel ventennale dell’apertura di Guantanamo, nel 2002), diviene materia per una coinvolgente commedia d’azione, grazie alla verve esplosiva della Kaptan, per un legal-thriller avvincente e una parabola umana capace di suscitare riso e pianto, sdegno ed empatia.
Secondo Amnesty International questo film ricorda “lo scempio dei diritti umani compiuto negli ultimi venti anni a Guantanamo, di cui bisogna continuare a parlare fino a che il famigerato centro di detenzione non verrà chiuso”.
Murat Kurnaz finora non ha ricevuto né un risarcimento né scuse ufficiali per l’ingiustizia subita.
Molti di coloro che hanno contribuito al suo destino hanno intrapreso carriere di successo. I responsabili delle torture a Guantanamo non sono stati perseguiti.
Insieme al suo avvocato Bernhard Docke, Kurnaz ha raccontato la sua storia in numerose occasioni nelle università e nelle scuole, nonché in innumerevoli interviste, per sottolineare l’importanza del rispetto dei diritti umani fondamentali.
Oggi:
Murat Kurnaz vive a Brema, ha tre figli, è mediatore linguistico e culturale in un progetto giovanile e insegna sport.
La cantante e poetessa Patti Smith ha dedicato la sua canzone “Without Chains” alla storia di Murat Kurnaz (https://www.youtube.com/watch?v=7shKyRQ22y0). Il lungometraggio tedesco “Fünf Jahre Leben” (“Cinque anni”), diretto da Stefan Schaller, è uscito nelle sale cinematografiche nel 2013. Il soggetto del film sono le esperienze di Kurnaz a Guantanamo.
Anche dopo 20 anni, il campo di prigionia statunitense di Guantanamo esiste ancora all’inizio del 2022: vi sono rinchiusi 39 detenuti. Secondo i sondaggi di opinione, il 56% della popolazione statunitense afferma che è così che dovrebbe essere.
Fonti:
Intervista di Andreas Körner a Murat Kurnaz; interviste di Laila Stieler a Bernhard Docke; libro “Five Years of My Life: An Innocent Man in Guantanamo” di Murat Kurnaz, (2007, Verlag Rowohlt Berlin), Amnesty International, ARD Mediathek, Dresdner Neueste Nachrichten. Riassunto tratto dal sito https://lineup.the-match-factory.digital/berlinale-22/rabiye-kurnaz-vs-george-w-bush.
Un approfondimento video (in tedesco) su film è contenuto nella “featurette” online, con interviste al cast https://www.youtube.com/watch?v=b7G4Yt9vm-I
https://wantedcinema.eu/una-mamma-contro-g-w-bush/
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