MATERA-BASILICATA 2019. 4 Agosto 2021 PIETRAPERTOSA di Emily Jacir. Comune di Matera. La FONTANA DELL’AMORE di Domenico Sepe. Immagini Scultura Pietrapertosa Courtesy of Ufficio Stampa Matera-Basilicata 2019. Bozzetti Fontana dell’Amore Courtesy of Ufficio Stampa Comune di Matera. www.matera-basilicata2019.it

In molti credono con credito che Matera non avesse necessità del titolo di Capitale Europea della Cultura. Ma non si può negare la rinnovata disponibilità dell’evoluzione culturale e creativa di Matera e del suo territorio. “Sei venuto tra la nostra gente e la tua vita è sicura – Pietrapertosa di Emily Jacir – (m.g)

MATERA-BASILICATA 2019. 4 Agosto 2021 PIETRAPERTOSA di Emily Jacir. Comune di Matera. La FONTANA DELL’AMORE di Domenico Sepe. Immagini Scultura Pietrapertosa Courtesy of Ufficio Stampa Matera-Basilicata 2019. Bozzetti Fontana dell’Amore Courtesy of Ufficio Stampa Comune di Matera. www.matera-basilicata2019.it


COMUNICATI STAMPA UFFICIO STAMPA MATERA-BASILICATA 2019 – UFFICIO STAMPA COMUNE DI MATERA


Dopo essere stata esposta a Torino per la mostra PUSH THE LIMITS allestita pressa la Fondazione Merz dal 7 settembre 2020 al 26 febbraio 2021, l’opera scultorea “Pietrapertosa”, realizzata dall’artista palestinese Emily Jacir, Leone d’oro alla 52a Biennale di Venezia, torna in Basilicata per essere istallata in maniera permanente nel giardino di comunità di Gardentopia a Pietrapertosa (Potenza).

L’inaugurazione dell’opera si terrà mercoledì 4 agosto alle ore 18:00 nel giardino in Via della Speranza alla presenza del Sindaco del Comune di Pietrapertosa, Maria Cavuoti, il Vicepresidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Michele Somma e la manager sviluppo e relazioni, Rossella Tarantino, la Presidente della Fondazione Merz di Torino, Beatrice Merz, e l’artista Emily Jacir, con accompagnamento musicale del Complesso Bandistico Città di Pietrapertosa, seguito dalle sonorizzazioni dai ritmi mediterranei a cura di Daniele Antezza/Dadub. 

L’opera scultorea, realizzata con il sostegno della Fondazione Matera Basilicata 2019, è stata concepita da Emily Jacir durante la sua residenza artistica nel 2019 nel comune lucano di Pietrapertosa, nell’ambito del progetto Gardentopia di Matera Capitale Europea della Cultura. Durante questa esperienza, l’artista ha ricercato le radici arabe del paese sulle Dolomiti Lucane, dove è presente un quartiere denominato “Arabata”. Qui ha approfondito l’influenza araba sulla lingua e cultura del borgo, insieme alle tecniche di scavo e modellazione della pietra locale, interagendo con la comunità locale.

Realizzata nel 2020 con la pietra delle cave di Gorgoglione da un’azienda di Pignola tutta al femminile, l’opera “Pietrapertosa” è una scultura di forma circolare, dalle dimensioni di 179 cm di diametro e 6 cm di spessore.  Al suo interno sono incise due frasi, una in lingua italiana e una in lingua araba, con lo stesso significato: Sei venuto tra la nostra gente e la tua vita è sicura

Con questo lavoro Emily Jacir sviluppa due temi principali: l’importanza dell’ospitalità per gli abitanti di Pietrapertosa e l’eredità araba di questa tradizione. La Basilicata, luogo in cui si parlano ancora dialetti di derivazione greca, albanese e araba, è stata in vari momenti della sua storia considerata strategicamente come “l’Oriente”, crocevia di culture. Il viaggio dell’opera d’arte dalla Basilicata a Torino e viceversa, concepito come azione artistica, e il materiale con cui l’opera è stata realizzata, riflettono essi stessi le molteplici storie di movimento tra nord e sud dell’Italia e le diverse realtà culturali che abitano questi luoghi. “L’opera – sottolinea l’artista – proietta il borgo di Pietrapertosa in uno spazio al di là dei confini nazionali e statali, e in una storia condivisa molto più lunga ed antica, un viaggio che lega Pietrapertosa alla Palestina.


Innamorarsi a Matera, installate nei Sassi le statue della Fontana dell’Amore

E’ iniziata l’installazione del complesso scultoreo raffigurante l’opera del maestro Domenico Sepe denominato “Innamorarsi a Matera, la Fontana dell’amore”.
Sorgerà in Via Muro e si compone di cinque statue in bronzo a grandezza naturale che ripropongono il momento dell’attingimento dell’acqua alle fontane pubbliche da parte delle ragazze che spesso diventava elemento scatenante delle simpatie giovanili.
Lungo il parapetto che costeggia la gradinata di Via Muro, schiere di ragazzi attendevano il passaggio delle loro coetanee per scambiarsi sguardi e mostrarsi reciproco interesse. L’opera rievoca quindi scene di vita ormai confinate nella memoria degli abitanti più anziani degli antichi rioni.
La vita del vicinato dei Sassi aveva regole rigide. Le ragazze non passeggiavano quasi mai da sole tra i vicoli della città. Uno dei pochi momenti in cui questo era possibile, era appunto quello del riempimento delle giare alle fontane. E in quelle occasioni avvenivano incontri, brevi colloqui che potevano tramutarsi, in seguito, in conoscenze più approfondite.
L’opera, costata circa 160mila euro, è stata ideata e progettata dai disegnatori Enzo Viti e Teresa Lupo, ed è stata realizzata dallo scultore Domenico Sepe, che ha curato la progettazione esecutiva e la direzione artistica.
E’ stata realizzata con i fondi stanziati dal MiBACT nell’ambito della legge 208/2015, circa 800mila euro il finanziamento complessivo, e unicamente utilizzabili per l’acquisto di immagini visive, di immagini scultoree raffiguranti la vita nei Sassi, e per installazioni di arte urbana.


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