VIAGGIO AL POLO SUD di Luc Jacquet. Dal 13 Giugno 2024 al Cinema. ©Luc Jacquet Courtesy Movies Inspired. Photo ©Cédric Gentil Expédition Wild-Touch Antarctica.

VIAGGIO AL POLO SUD
©Luc Jacquet Courtesy Movies Inspired.
Photo ©Cédric Gentil Expédition Wild-Touch Antarctica

Questo film è una conversazione tra immagine e suono. È una storia narrata in voice-over per coloro che desiderano comprendere, da lontano, il perché di questo ennesimo viaggio. Senza alcuna pretesa geografica o scientifica, questo film non vuole descrivere bensì serve a trasmetterci sensazioni. Con Christophe Graillot, direttore della fotografia, Samy Bardet, responsabile della colonna sonora, e Stéphane Mazalaigue, montatore, abbiamo cercato di ritrascrivere cinematograficamente la poesia del momento; una condizione fragile e delicata che il cinema può magnificare, a patto di essere libero dai vincoli del tempo e della logistica ingombrante. Un occhio che riconosce la propria soggettività e che guarda in bianco e nero per lasciarsi alle spalle la realtà, per descriverla e trasmetterne la vibrazione interiore. La voce che si ode fuori campo è la mia, come un sussurro segreto rivolto a coloro che amiamo, attraversando i percorsi tracciati da Magellano, Charcot e Shackleton, sfrecciando lungo le rotte dell’albatros o della balenottera azzurra, camminando tra le colonie familiari e sovrappopolate di pinguini e uccelli marini, aprendomi la strada tra i “white-out” e i sastrugi dell’inlandsis, nella solitudine infinita dell’altopiano polare. Un lungometraggio realistico e personale, dalla forma originale, pensato per il grande, anzi per il grandissimo schermo.”– Luc Jacquet – (m.g.)

VIAGGIO AL POLO SUD
Luc Jacquet
©Vincent Munier
©Movies Inspired

NOTA STAMPA UFFICIO STAMPA MOVIES INSPIRED


VIAGGIO AL POLO SUD

Regia: Luc Jacquet

Nazionalità: Francia

Durata: 83′

Distribuzione: Movies Inspired

Uscita: 13 giugno 2024



©Movies Inspired

SINOSSI

Le poche migliaia di chilometri che separano la Patagonia dal Polo Sud sono un viaggio affascinante e ipnotico per gli esploratori. Alcuni parlano addirittura di una dipendenza detta “il morso antartico”. Il regista de “La marcia dei Pinguini” Luc Jacquet lo vive da trent’anni. Jacquet torna con un’avventura visivamente sorprendente, offrendoci per immagini ciò che non è possibile trasmettere a parole. Quasi un ultimo viaggio alla volta di un continente che sta scomparendo e dei suoi abitanti.


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