In copertina, Tommaso Menoncello nella difesa dei Bulls nel quarto di finale URC al Loftus Verdsfeld Stadium di Pretoria. ©Benetton Rugby

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Senza rimpianti perché da quando c’è l’Urc è la prima volta tra le prime otto per una franchigia italiana. Il Benetton Rugby viene sconfitto a Pretoria dai sudafricani Bulls nel quarto di finale dello United Rugby Championship 2023-24 a distanza di meta in una gara giocata sempre alla pari seppur tra le difficoltà dell’altura, di un momento fisico ed atletico non ottimale ma soprattutto per la grande qualità dei Bulls che sempre in casa sfideranno Leinster, Munster-Glasgow l’altra semifinale in un finale di stagione che come spesso è nel rugby premia le più meritevoli. Meritevole come il titolo di Campione d’Italia della Serie A Elite Maschile del Petrarca Padova che fa svanire il sogno di un Viadana che forse con troppo timore non riconferma al Lanfranchi l’approccio concreto e spensierato dell’intera stagione regolare. Regolare come le scadenze per la Presidenza Fir per il prossimo quadriennio 2024-2028, dopo la ricandidatura annunciata dell’attuale Presidente Marzio Innocenti, quella di Massimo Giovannelli, il terzo candidato è Andrea Duodo ex tesoriere Fir nella presidenza Gavazzi, settore di base e nazionali maggiori il tema di un nuovo sistema sostenibile e condiviso che sin qui è mancato perso troppe volte nelle storiche memorie pregiudiziali e territoriali, l’importante sarà non dare la colpa alla migliore annata di sempre del rugby azzurro. In un cambiamento ben delineato e da percorrere l’annuncio del primo evento sportivo non calcistico nell’Allianz Stadium della Juventus, il 23 Novembre 2024 Italia-All Blacks per i test match delle Autumn Nations Series. (m.g.)

Il capitano del Petrarca Padova Trotta con il trofeo della Serie A Elite Maschile, il 15° Scudetto dei “tuttineri” petrarchini
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Il Presidente FIR Marzio Innocenti
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Andrea Duodo candidato alla Presidenza Fir nel quadriennio 2024-2028 per Rugby2030 e Pronti al Cambiamento
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COMUNICATO STAMPA UFFICIO STAMPA BENETTON RUGBY / FIR AREA COMUNICAZIONE E RELAZIONI CON I MEDIA


A PRETORIA DEI LEONI GLADIATORI SFIORANO L’IMPRESA 

Marcature: 1′ meta Arendse tr. Goosen, 10′ p. R. Smith, 20′ meta Arendse tr. Goosen, 31′ meta Ratave, 35′ p. Goosen; 42′ p. R. Smith, 50′ p. Goosen, 58′ meta Albornoz tr. R. Smith, 61′ meta Kriel tr. Goosen, 66′ meta Fekitoa, 74′ p. Goosen.

Note: Trasformazioni: Vodacom Bulls: 3/3 (Goosen 3/3); Benetton Rugby 1/3 (R. Smith 1/3). Punizioni: Vodacom Bulls: 3/4 (Goosen 3/4); Benetton Rugby 1/1 (R. Smith 1/1). Man of the match: Onisi Ratave (Ben).

Vodacom Bulls:

15 Willie Le Roux, 14 Sebastian De Klerk, 13 David Kriel, 12 Harold Vorster, 11 Kurt-Lee Arendse (29′ Sergeal Petersen), 10 Johan Goosen, 9 Embrose Papier, 8 Cameron Hanekom (60′ Jannes Kirsten), 7 Elrigh Louw, 6 Nizaam Carr, 5 Ruan Nortje (C), 4 Ruan Veermak (67′ Reinhardt Ludwig) 3 Wilco Louw (67′ Francois Klopper), 2 Johan Grobbelaar (46′ Akker Van der Merwe), 1 Gerhard Steenekamp (67′ Simphiwe Matanzima).

A disposizione: 21 Keagan Johannes, 22 Chris Smith

Head Coach: Jake White.

Benetton Rugby:

15 Rhyno Smith, 14 Tommaso Menoncello, 13 Ignacio Brex, 12 Malakai Fekitoa (30′ Alessandro Garbisi, 40′ Malakai Fekitoa), 11 Onisi Ratave (69′ Jacob Umaga), 10 Tomas Albornoz, 9 Andy Uren (45′ Alessandro Garbisi), 8 Toa Halafihi (50′ Lorenzo Cannone), 7 Michele Lamaro (C), 6 Alessandro Izekor, 5 Federico Ruzza (52′ Eli Snyman), 4 Edoardo Iachizzi (44′ Niccolò Cannone), 3 Simone Ferrari (64′ Giosuè Zilocchi), 2 Bautista Bernasconi (52′ Gianmarco Lucchesi), 1 Thomas Gallo (50′ Mirco Spagnolo).

Head coach: Marco Bortolami.

Arbitro: Mike Adamson (SRU).

Assistenti: Sam Grove-White (SRU) e Adam Jones (WRU).

TMO: Ben Whitehouse (WRU).

Dopo tre settimane dal confronto diretto in regular season, Vodacom Bulls e Benetton Rugby si affrontano nuovamente per il quarto di finale di playoff di United Rugby Championship. Al Loftus Versfeld di Pretoria, immersi nell’altura, si sfidano i sudafricani, giunti secondi in classifica, e i Leoni, arrivati settimi in graduatoria e alla prima volta ai playoff da quando la competizione si chiama URC.

CRONACA PARTITA

Pronti, via e i Bulls vanno subito avanti con la meta di Arendse che in velocità sfugge alla difesa biancoverde; Goosen trasforma. I Leoni soffrono, ma si difendono con le unghie e risalgono il campo, conquistando un piazzato. Rhyno Smith calcia e centra i pali, dando i primi tre punti ai suoi. Viene annullata una meta ai biancoverdi per un fuorigioco fischiato a Ruzza dal Tmo. Sul cambiamento di fronte i sudafricani vanno ancora in meta con la doppietta di Arendse, servito a rimorchio da Goosen. Il mediano di apertura casalingo converte e Bulls avanti 14-3. Il Benetton non molla la presa e trova la prima meta del pomeriggio: fallo battuto velocemente da Uren, trasmissione rapida del pallone con Fekitoa che apre a Onisi Ratave, bravo a schiacciare in tuffo in meta. Smith non trasforma. I Bulls guadagnano una punizione da metà campo e Goosen è bravo ad allungare il vantaggio sul più 11 (17-8) con cui si chiude il primo tempo. In precedenza Garbisi è subentrato a Fekitoa, colpito da una testata di Arendse.

Inizia la ripresa e Fekitoa torna in campo. Fallo in mischia dei Bulls e i Leoni vanno ai pali. Rhyno Smith non sbaglia e tre punti aggiuntivi per i biancoverdi. Cambi tra gli ospiti con Niccolò Cannone e Garbisi per Iachizzi e Uren. I sudafricani conquistano un turnover e dalla piazzola Goosen è un cecchino. Subentrano Spagnolo, Lucchesi, Lorenzo Cannone e Snyman per Gallo, Bernasconi, Ruzza e Halafihi. I Leoni scavano metri e conquistano territorio. Dalla maul nei cinque metri i biancoverdi disegnano un lungo multifase con Tomas Albornoz molto bravo a battere due avversari e andare in meta. Rhyno Smith non sbaglia. I Bulls però sono cinici e vanno in meta con la sgasata di Kriel. Goosen è infallibile e sudafricani avanti 27-18. Spazio per Zilocchi al posto di Ferrari. I Leoni non si fanno intimorire e ritornano sotto il break con la marcatura pesante di Malakai Fekitoa sulla bandierina. Smith non trasforma e poi Umaga subentra a uno stremato Ratave. I Bulls ottengono una nuova punizione e Goosen porta i suoi sul 30-23. I biancoverdi avrebbero la possibilità di segnare la meta del pareggio, ma il pallone sfugge in avanti e i sudafricani passano in semifinale. La stagione dei Leoni termina in Sudafrica, al termine di una partita gladiatoria in cui i biancoverdi sono andati a un soffio da una nuova pagina storica.


Il grande rugby sbarca all’Allianz Stadium di Torino: il 23 novembre Italia v All Blacks

Accordo tra la Federazione Italiana Rugby e Juventus per le Autumn Nations Series

L’Allianz Stadium di Torino aprirà per la prima volta le proprie porte al grande rugby internazionale il prossimo sabato 23 novembre alle ore 21.10, quando l’Italia di Gonzalo Quesada affronterà gli All Blacks neozelandesi nel terzo, conclusivo test-match delle Autumn Nations Series.

La casa della Juventus ospiterà gli Azzurri per il più importante e prestigioso dei test-match autunnali dopo l’accordo sottoscritto tra la Federazione Italiana Rugby e il più titolato Club calcistico italiano, per un’inedita premiere per la palla ovale nell’impianto del capoluogo piemontese.  

Marzio Innocenti, Presidente della Federazione Italiana Rugby, ha dichiarato: “Gli All Blacks sono un’icona dello sport internazionale, come lo è la Juventus. Poterli accogliere ancora una volta nel nostro Paese e poterlo fare nel migliore degli impianti sportivi d’Italia costituisce un nuovo tassello della Federazione che stiamo costruendo giorno dopo giorno. Ringrazio Juventusper aver reso possibile questo accordo attraverso l’adeguamento dell’impianto al nostro Gioco e le istituzioni locali, dalla Regione al Comune, che hanno fortemente sostenuto il ritorno dell’Italia a Torino. Italia v All Blacks allo Stadium sarà un evento indimenticabile non solo per la comunità rugbistica ma per tutto lo sport italiano”.


Il Petrarca Padova è Campione d’Italia, Scudetto n.15 dopo il 28 a 10 nella Finale di Parma contro un combattivo Viadana

Parma – Al termine di una Finale equilibratissima tra due squadre disposte ad affrontarsi a viso aperto di fronte ad uno Stadio Lanfranchi esaurito da giorni in ogni ordine di posto, il Petrarca Rugby detta la legge del più forte con un ultimo quarto di gara di alto livello difensivo, sfruttando una condizione fisica emersa nei momenti-chiave di un match ruvido davanti e divertente dietro. Onore ad un Viadana arrivato all’atto finale con pieno merito, imponendosi nella stagione regolare per poi superare i playoff con il doppio successo contro Colorno e Valorugby. Di fronte, però, il Petrarca migliore di un anno a fasi alterne, capace di emergere nel passaggio fondamentale del derby di semifinale contro il Rovigo e poi di giocarsi gli ultimi 80 minuti con una lucidità a tratti cinica, sorretto da un impianto di gioco solido e ben preparato dallo staff tecnico diretto da Andrea Marcato.

Primo Tempo. Al minuto 2 la prima chance per andare a punti e del Viadana: fallo a terra Petrarca sui 40 metri, Farias non sbaglia da posizione centrale, 3-0. Padova reagisce e si porta dentro i 22 in attacco, forzando il fallo sul breakdown che Lyle trasforma nel penalty del pareggio, 3-3.

Il match è subito godibilissimo, con le squadre che prendono le misure reciproche senza però rinunciare al gioco aperto, con l’intermezzo di un paio di scambi dialettici non propriamente amichevoli tra i due pacchetti.

Al 15’ una touche sbagliata dai veneti sui 22 viadanesi innesca un avanzamento importante dei gialloneri, che sfidano la difesa mangiando una cinquantina di metri prima della liberazione di Lyle. Padova è in difficoltà in rimessa laterale, Viadana per contro appare più sul pezzo, sia difensivamente che palla in mano, mentre da entrambe le parti si alza il livello degli impatti fisici soprattutto nel breakdown. 

Al 22’ lampo Petrarca: piattaforma stabile del pack bianconero dentro i 22, palla mossa sull’asse 10-15 e poi scarico morbido per Esposito che si inserisce in piena velocità andando a planare sicuro in meta. Lyle converte, 3-10.

Non passano due minuti che i patavini concedono il bis, questa volta muovendo al largo dopo aver schiacciato i mantovani nei propri 22 con un intelligente calcettino di Fernandez: palla che esce dal raggruppamento passando per quattro mani, poi lo spunto verticale di Capitan Trotta che punta le gambe e accelera andando a schiacciare per il 3 a 17 dopo la conversione di Lyle.

Allo scavalco della mezz’ora brusco cambiamento di copione: Viadana forza l’uno-contro-uno e trova soddisfazione in avanzamento, andando a giocare un drive inarrestabile che Padova prova a contrastare fallosamente, per la meta di punizione che riporta dentro il break i mantovani. 10-17.

Viadana vola sull’entusiasmo e con il drive continua a mettere in grande difficoltà gli avversari, che al 39’ sembrano capitolare sulla meta segnata da Wagenpfeil, imbeccato su un cross kick millimetrico di Farias: nella dinamica del controllo il flanker giallonero tocca però la linea laterale, con Vedovelli richiamato dal TMO per una verifica che sentenzia il no-try mandando le squadre al riposo sul 10 a 17.  

Secondo Tempo. Subito ruvido il rientro in campo delle squadre, con la panchina viadanese a mettere mano ai primi cambi davanti, mentre Hughes rientra riequilibrando i numeri in prima linea. Gara che si mantiene prevalentemente sulla fascia centrale nei primi 10’, poi Viadana muove le gambe di Sauze e crea problemi puntando a giocare lontano dal punto d’incontro lavorando sui corridoi laterali in esplorazione su entrambi i fronti, con Padova però sempre molto reattiva in difesa.

Alla fine del terzo quarto si muove di nuovo lo score: fallo a terra Viadana su insistita azione petrarchina, Lyle non perdona anche da posizione defilata sulla destra e riporta i suoi a distanza di sicurezza, parziale che va sul 10 a 20.

I due staff muovono le formazioni con innesti ripetuti dalle panchine, ma la gara rimane in uno stato di assoluto equilibrio, con le difese a salire in cattedra. 

A 10’ dalla fine palla recuperata a terra dai bianconeri, Farias allarga e sulla cerniera Broggin-De Masi trova metri per l’inserimento stretto del neo-entrato Scagnolari, che in mezzo a due difensori sfiora il numero della serata fallendo un difficile off-load. 

Insiste Padova, che sembra avere più cavalli tra gli avanti, mentre di fronte Viadana è bravissima a “sporcare” tutti i punti d’incontro rimanendo aggrappata al match.  

Al 73’ mischia ordinata dentro i 22 viadanesi, l’introduzione petrarchina è vincente e costringe al fallo un Viadana che registra un calo fisico: Lyle è preciso da pozione comoda, 10-23 e seria ipoteca sul risultato finale.

Ultimi minuti: Viadana ci prova ma è morso dalla fretta di andare a punti, perdendo lucidità nel possesso. Col cronometro scivolato negli ultimi secondi il colpo mortale: Padova recupera palla e passa la metà campo, Fernandez ha l’idea giusta e con un grabber dietro la linea in opposizione scivola via ai difensori  per riprendere l’ovale volando in meta sotto la torcida patavina, decretando vittoria e titolo numero 15 che saluta la stagione 2023-2024 di Serie A Elite in uno stadio sommerso da emozioni forti e contrapposte.


Il tabellino del match: 

Parma, Stadio Lanfranchi – domenica 2 giugno 2024, k.o. ore 17.30
FINALE SERIE A ÉLITE MASCHILE
diretta simulcast Rai 2 – DAZN

Rugby Viadana 1970 v Petrarca Rugby 10-28 (p.t. 10-17)

Marcatori: PT 2’ c.p. Farias (3-0); 6’ c.p. Lyle (3-3); 22’ m. Esposito, t. Lyle (3-10); 24’ m. Trotta, t. Lyle (3-17); 33’ m. di punizione Viadana (10-17); ST 59’ cp Lyle (10-20); 73’ c.p. Lyle (10-23); 80’ m. Fernandez, n.t. (10-28)

Rugby Viadana 1970: Sauze; Bronzini (27’ st Madero – 32’ st Gregorio HIA), Morosini (24’ Ciardullo), Jannelli (C), Ciofani; Farias, Baronio; Ruiz, Wagenpfeil, (12’ st Boschetti), Locatelli; Lavorenti (17’ st Catalano), Schinchirimini; Mignucci (1’ st Oubina), Luccardi (39’ Denti), Mistretta (1’ st Fiorentini)
A disposizione: 
Fiorentini, Denti, Oubina, Boschetti, Catalano, Gregorio, Madero, Ciardullo
Head Coach: Gilberto Pavan

Petrarca Rugby: Lyle (39’ st Citton); Fou (26’ st Scagnolari), De Masi, Broggin, Esposito; Fernandez, Tebaldi; Trotta (C), Nostran (15’ st Vunisa), Casolari (9’ st Romanini); Ghigo (23’ st Michieletto), Galetto; Hughes (39’ st Bizzotto), Cugini (9’ st Montilla), Borean (14’ st Brugnara)
A disposizione:
Brugnara, Montilla T., Bizzotto, Michieletto, Vunisa, Citton, Scagnolari, Romanini
Head Coach: Andrea Marcato

Arbitro: Federico Vedovelli
Assistenti: Riccardo Angelucci e Manuel Bottino
Quarto Uomo: Simone Boaretto
TMO: Stefano Roscini

Cartellini: 34’ giallo a Hughes (PET); 
Calciatori: Farias (VIA) 1/1; Lyle (PET) 4/4; Esposito 0/1
Player of the Match: Gonzalo Hughes (Petrarca Padova)
Note: PT 10-17. Giornata piovosa, terreno di gioco in ottime condizioni, Stadio Lanfranchi sold-out. Petrarca Rugby Campione d’Italia per la quindicesima volta, ultimo match in carriera per l’ex Azzurro Angelo Esposito.  


Petrarca Campione d’Italia, le voci dalla conferenza stampa post-Finale

Parma – Puntualissimi rispetto alla scaletta, alle 20:00 nella sala stampa dedicata all’indimenticato Leonardo Mussini – anima della comunicazione Zebre scomparso troppo presto tre anni fa – si presentano i due allenatori e i due capitani della Finale che ha appena regalato lo Scudetto numero 15 al Petrarca Rugby, restituendo quello che la gara del 2023 aveva invece dolorosamente tolto contro i rivali di sempre del Rovigo.

Tommaso Jannelli (Capitano Viadana Rugby 1970): “Innanzitutto complimenti al Petrarca, si sono meritati questa vittoria che però per noi non si traduce in alcun rimpianto, visto che siamo arrivati davvero a tanto così dal nostro sogno dopo una stagione fantastica

Nel complesso della partita abbiamo sicuramente pagato un po’ di inesperienza, e certamente la meta annullata a fine primo tempo ha avuto il suo peso, anche se ci ha fatto capire che eravamo ancora pienamente dentro il match dandoci tutti gli stimoli necessari per rientrare in campo motivatissimi anche nel secondo. Siamo un gruppo giovane e davvero tanto unito, sono fiero di farne parte e senza dubbio ci riproveremo”.

Gilberto Pavan (Head Coach Viadana Rugby 1970): “Bravi loro a chiuderci spazio e tempo nelle nostre esecuzioni, si vede che la partita l’avevano preparata molto bene. Il match è stato giocato a buona intensità, e non posso che fare un plauso enorme ai ragazzi per la dedizione e la passione dimostrate durante tutto l’anno, è un piacere lavorare con loro”.

Andrea Trotta (Capitano Petrarca Rugby): “Complimenti a Viadana, per la stagione e per la partita. Sono sicuro che come per noi l’anno scorso, anche per loro questa sconfitta sarà un grande stimolo a riprovarci tra un anno”.

Andrea Marcato (Head-Coach Petrarca Rugby) “Sono stato fortunato a diventare allenatore di un club come il Petrarca a 34 anni, e ancor di più a guidarlo per sette, bellissimi anni, che si concludono con oggi potendo ufficializzare il mio passaggio nello staff della Nazionale Under 20. La finale dell’anno scorso invece è stato un incubo per il risultato e per aver deluso un sacco di gente, e questa rivincita significa tanto per me e per tutto il gruppo. Al Viadana devo però dire che devono essere profondamente orgogliosi, per aver riportato la città e il Club dove meritano, ricostruendo un entusiasmo che non era affatto scontato ricostruire. Dedico la vittoria a mia moglie e mia figlia, e alle mie due nonne che sono da sempre i miei angeli custodi”.

Spesso il rugby italiano viene troppo spesso analizzato solo per sensazioni e non per dati certi: l’idea di una stagione storta era un po’ falsata da queste sensazioni, ma davvero io non ho mai avuto mezzo dubbio sui miei ragazzi, dovendo peraltro considerare di aver giocato lungamente senza un giocatore per noi fondamentale come Lyle, il nostro calciatore principe. Devo dire che l’assenza di Atkins nel match di semifinale contro Rovigo è stato uno degli elementi che ci hanno fatto pensare che le cose stessero girando per noi in maniera finalmente favorevole, e la gara di oggi lo ha confermato avendo messo in campo la migliore prestazione stagionale proprio quando contava di più farlo”.


Serie A Elite Cup, a Mogliano Veneto la cerimonia di consegna del trofeo 2023-2024

La Club House del Mogliano Veneto Rugby ha ospitato nella tarda serata di ieri, martedì 4 giugno, la cerimonia di consegna della Serie A Elite Cup, erede pro-tempore della Coppa Italia che dal prossimo anno tornerà a disputarsi con formula rinnovata.

Alle 21:30, dopo una gustosa cena a base di spiedo, il Capitano Matteo “Paciope” Garbisi (cugino dei fratelli Azzurri Paolo e Alessandro, ex moglianesi) ha sollevato la Coppa consegnata dal Presidente della Federazione Italiana Rugby Marzio Innocenti, affiancato dal Presidente del Comitato Veneto Sandro Trevisane dai Presidenti dei cinque Club (Mogliano Veneto, Ruggers Tarvisium, Rugby Paese, Villorba Rugby e Rugby Casale) che hanno dato vita al progetto di franchigia territoriale denominato “Team Rugby di Marca”, iscritto alla competizione come Mogliano Veneto per motivi formali.

Il percorso nel torneo della squadra vincitrice (allenata da uno staff allargato composto da Alessandro Onori, Vittorio Lavorgna, Fabio Semenzato, Marco Filippucci, Salvatore Costanzo e Nicolò Fadalti, con la collaborazione di Marco Caputo, head-coach del Mogliano Veneto) ha registrato la sconfitta esterna all’esordio contro i  Lyons Piacenza, poi la serie di tre vittorie con bonus consecutive a Colorno contro i padroni di casa di coach Casellato e al “Quaggia” di Mogliano contro Rangers Vicenza e Fiamme Oro, per il totale di 15 punti che sono valsi il titolo grazie alla singola lunghezza di vantaggio sui Lyons Piacenza, giunti secondi a quota 14.

Profondamente toccante la dedica del trofeo, da parte del Presidente Innocenti, alla memoria di Leonardo Florian, pilone ventiquattrenne del Villorba Rugby protagonista del gruppo rimasto vittima di un infarto mortale lo scorso 7 marzo. A ritirare la medaglia di Leonardo i genitori e il fratello, in un momento di profondissima commozione che ha coinvolto tutti i presenti.


CAMPIONATI NAZIONALI SENIORES LE DATE DI INIZIO DELLA STAGIONE 2024/25

Roma – Il Consiglio Federale della Federazione Italiana Rugby, sentite le proposte della Direzione Tecnica, ha deliberato nel corso della riunione del 31 maggio le date di inizio dei Campionati Nazionali seniores 2024/25:

Coppa Italia Maschile

21/22 settembre 2024

Campionato di Serie A Elite Maschile

sabato 12 ottobre 2024

Campionato di Serie A Elite Femminile 


domenica 27 ottobre

Campionato di Serie A Maschile 

domenica 13 ottobre

Campionato di Serie A Femminile

domenica 27 ottobre

Campionato di Serie B Maschile 

domenica 13 ottobre

Campionato di Serie C Maschile 

domenica 13 ottobre

I calendari dei Campionati nazionali seniores saranno ufficializzati nel corso della sosta estiva.


Trofeo Italiano Touch Rugby, terzo titolo consecutivo per Pesaro, Tres Amigos imbattibili tra le mura amiche

Roma – I Tres Amigos del Rugby Pesaro, Club ospitante, hanno sollevato per il terzo anno consecutivo il Trofeo Italiano Touch Rugby al termine della giornata dedicata alle Finali nazionali svoltesi sabato 1 giugno al “Teknowool Rugby Park”.

Le Finali del capoluogo marchigiano hanno entusiasmato il pubblico al seguito delle dodici squadre partecipanti, selezionate dai rispettivi Comitati Regionali di appartenenza sulla base di più criteri al termine di una stagione cominciata a metà marzo, con oltre 60 appuntamenti spalmati tra i territori di Sardegna, Calabria, Campania, Lazio, Toscana, Marche, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia-Giulia.

Le finaliste erano le seguenti:

Pontedera (Toscana)
Tres Amigos (Marche) 
Scottadito (Marche)
Los Hombres (Marche)
Cus Torvergata, (Lazio) 
Ciampino Rugby Old (Lazio)
Elefanti Toccati (Friuli Venezia Giulia)
Vecchi Arieti (Friuli Venezia Giulia)
Romanos (Lombardia)
Free Time (Lombardia)
Amatori Napoli Touch (Campania)
Terni (Umbria)

La formula per l’assegnazione del titolo prevedeva la composizione di due gironi da sei (teste di serie Tres Amigos e CUS Torvergata), con le prime due classificate a sfidarsi poi nelle due semifinali incrociate per accedere alla finale. 

Dopo il briefing iniziale tra arbitri e capitani, il via alle gare è stato dato alle 14:00, proseguendo con semifinali e finali a partire dalle 18:00

Dopo un pomeriggio di gare combattutissime i pronostici sono stati rispettati, qualificando alle due semifinali tutte e tre le squadre marchigiane Los Hombres, Scottadito e Tres Amigos più i laziali del CUS Torvergata.

Senza storia la semifinale 1, con i Tres Amigos andati ad imporsi per 7 a 0 nel derby contro Los Hombres, mentre decisamente più equilibrata è stata la semifinale 2 tra Scottadito e CUS Torvergata, con i primi a prevalere di una sola lunghezza al termine di un match teso dal primo all’ultimo minuto, chiuso sul punteggio di 3 a 2.

Finale tutta pesarese, quindi, con i Campioni in carica dei Tres Amigos favoriti d’obbligo in opposizione agli Scottadito: circondate dal pubblico delle grandi occasioni, le due compagini cittadine hanno dato vita ad un derby vibrante, veloce e spettacolare, con azioni bellissime capaci di entusiasmare gli spettatori. Al fischio finale il 3 a 1 per i Tres Amigos sancisce la superiorità dei ragazzi del Rugby Pesaro, che mantengono il tricolore dando il via alla grande festa proseguita poi fino a sera inoltrata. Nella finale per il terzo posto, il CUS Torvergata si è imposto sui Los Hombres per 3 a 1, salendo meritatamente sul terzo gradino del podio.

Grande la soddisfazione del Presidente del Comitato Regionale Marche della FIR, Vittorio Petretti: “Una grande giornata di rugby. Grande soddisfazione per il movimento marchigiano aver ospitato la finale del Campionato Italiano di Touch Rugby. 12 squadre in rappresentanza di 9 regioni italiane, in finale sono arrivate due squadre pesaresi, un successo per tutto il movimento marchigiano. Bello vedere tanti ragazzi giocare a touch rugby, una disciplina aperta a tutti senza distinzioni di età o genere. Un trofeo che ha premiato Pesaro, ma anche tutte le Marche“.

Complimenti al Comitato e al Rugby Pesaro per l’organizzazione impeccabile, e davvero un grazie speciale agli arbitri della manifestazione, per tutti in particolare a Maria Francesca Novelli, una giovane preparatissima che ha ben rappresentato la categoria”, si allinea Zeno Zanandrea, Responsabile FIR Nazionale Rugby a 5. “La presenza di Lucia Gai, Azzurra e perno delle Valsugirls, ha impreziosito il momento delle premiazioni, testimoniando quanto forte sia per la gente delle Marche il senso di appartenenza al proprio territorio e al proprio movimento rugbistico, esattamente la molla che ha portato il titolo nuovamente a Pesaro. La prestazione del Torvergata, terza classificata, merita però il massimo rispetto, per il gioco messo in mostra e per il potenziale che l’anno prossimo potrebbe incidere non poco nel puntare a migliorare il piazzamento ottenuto. Come Federazione siamo molto soddisfatti, anche per aver condiviso pienamente con atleti e staff un piccolo, grande salto culturale nell’aver eliminato la fornitura di bottigliette d’acqua preferendo l’allestimento di più punti di abbeveraggio per riempire ognuno la propria borraccia. Un segno di responsabilità verso l’ambiente, che come FIR intendiamo promuovere sempre di più anche tramite gli eventi del Trofeo, che dopo queste finali intendiamo migliorare ulteriormente”.

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